Gli elettori turchi hanno approvato con una maggioranza risicata (51,4 per cento) le riforme costituzionali proposte dal presidente Recep Tayyip Erdoğan. La Turchia passerà ora di fatto a un regime presidenziale, nel quale i poteri del capo dello stato sono notevolmente rafforzati ed Erdoğan potrebbe rimanere al potere fino al 2029.
Le principali città, la costa e le zone a maggioranza curda hanno votato in maggioranza "no" alle riforme, mentre i turchi dell'estero e le zone rurali hanno votato in maggioranza "sì". Secondo gli osservatori internazionali il voto non è stato all'altezza degli standard internazionali, poiché le parti non hanno avuto lo stesso accesso ai mezzi d'informazione, e il partito di opposizione CHP ha chiesto che siano ricontate il 60 per cento delle schede.