Eliana Garanca interpreta Carmen al Metropolitan Opera di New York. Ken Howard/Metropolitan Opera

L'opera sbanca il botteghino

Su iniziativa del Metropolitan Opera di New York, in Europa le trasmissioni in diretta di eventi culturali nei cinema si moltiplicano. Un modo per democratizzare la cultura, secondo Svenska Dagbladet

Pubblicato il 27 Gennaio 2010 alle 15:15
Eliana Garanca interpreta Carmen al Metropolitan Opera di New York. Ken Howard/Metropolitan Opera

Il 14 gennaio lo Stockholms Konserthus ha trasmesso per la prima volta un'opera via satellite nei cinema di tutto il paese. Per questo evento le cose sono state fatte in grande, poiché il direttore Stefan Forsberg ha invitato la celebre cantante Malena Ernman a far cantare il pubblico, che in questo modo si è trasformato nel più grande coro lirico della Svezia.

Così, anche se il Stockholms Konserthus era tutto esaurito, la maggior parte del pubblico si trovava disseminata in una miriade di cinema sparsi per tutto il paese. Più di trenta sale hanno proiettato il concerto in diretta via satellite, con un'immagine in alta definizione e con un suono Dolby Surround 5.1.

La diffusione della cultura metropolitana nei cinema di provincia è una realtà dall'inverno scorso: nove concerti del Metropolitan di New York sono stati trasmessi in contemporanea in 83 cinema svedesi, dove hanno avuto un grande successo. A tal punto che il pubblico del Metropolitan è oggi più numeroso in Svezia che nella prestigiosa sala di Manhattan: il 16 gennaio 2009 alla Carmen hanno assistito quasi 7mila svedesi, mentre il Metropolitan può accogliere solo 3.800 persone. In Svezia sono già stati venduti 53mila biglietti per il programma invernale del Metropolitan.

Anche l'Opera reale di Stoccolma approfitta delle trasmissioni via satellite nei cinema, e nella scorsa primavera la Casa del popolo di Stoccolma ha organizzato la trasmissione di Falstaff e Cenerentola. L'esperienza ha avuto un tale successo che quest'anno sono previste altre quattro trasmissioni nei cinema.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Cultura per tutti

"L'Opera reale di Stoccolma può accogliere all'incirca un migliaio di persone, ma nei cinema di provincia ce n'erano quasi il triplo. La nostra missione è quella di diffondere la cultura dell'opera e quindi continueremo", afferma Kurt Blomquist, direttore tecnico dell'Opera reale. Nelle piccole città di provincia gli svedesi potranno quindi applaudire le rappresentazioni date nelle metropoli di tutto il mondo a un prezzo interessante, in media 200 corone [20 euro].

L'organizzatore è la Casa del popolo di Stoccolma, che vede la ritrasmissione di opere culturali nei cinema come un nuovo movimento di democratizzazione. "Vogliamo mettere la cultura alla portata di tutti. Abbiamo trasmesso un gran numero di spettacoli, dai concerti rock come quello di Robbie Williams alle opere newyorchesi", dice Rickard Gramfors, responsabile delle trasmissioni della Casa del popolo.

Fra i sostenitori dell'opera tradizionale, che vanno ad ascoltare le "vere" voci e non la tecnologia digitale, le opinioni sono contrastanti. Alcuni sono entusiasti di queste iniziative, come Anna-Lena Bengmark: "Sono una grande consumatrice di opera. Seguo la programmazione di Amburgo, Berlino, Copenaghen e Malmö, e sono andata molto spesso al Metropolitan a New York. A mio parere trasmettere l'opera nei cinema è un'iniziativa fantastica. Il suono è molto buono, si vedono gli artisti in primo piano e all'intervallo ci sono spesso delle buone interviste. Per gli appassionati d'opera è un vero piacere". (adr)

Polemica

Un patto col diavolo?

Il 14 gennaio la Carmen del Metropolitan Opera di New York è stata trasmessa in contemporanea in più di 850 cinema di 31 paesi, riferisce De Standaard. Il quotidiano fiammingo spiega che si tratta di un'iniziativa del "Met" per "rafforzare la sua immagine di marca" e "la sua reputazione di polo di attrazione delle star della musica lirica". Al costo dell'iniziativa - un milione di dollari (circa 710mila euro) per la trasmissione - hanno contribuito gli sponsor e questa iniziativa sarà seguita anche da altri grandi teatri d'opera come la Scala di Milano o il Covent Garden di Londra.

Secondo il direttore dell'opera newyorchese Peter Gelb, la trasmissione di opere è "the next best thing", la migliore alternativa possibile allo spettacolo originale, ma osserva De Standaard, c'è chi ritiene che così l'opera "abbia firmato un patto con il diavolo". Per i critici "questa situazione porterà a dare ancora più spazio alle grandi opere classiche e a scegliere i cantanti solo in base alle loro presenza davanti allo schermo". "Orfeo era andato di persona all'inferno per incantare gli dei con la sua musica, non gli aveva mica spedito un dvd!", afferma Gérard Mortier, direttore del Teatro reale di Madrid. La maggior parte dei suoi colleghi sembra però accogliere positivamente l'iniziativa americana, conclude De Standaard, convinto che "il pubblico si è rivelato talmente interessato alla musica lirica che andrà a vederla tanto al cinema quanto al teatro".

Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento