"Bce" - "Vietato pisci***: l'edificio non è solido come sembra"

La Bce alla sbarra a Karlsruhe

L’11 giugno la corte costituzionale tedesca ha cominciato a esaminare la validità del programma di riacquisto di bond lanciato da Mario Draghi. Ancora una volta l’Ue è nelle mani dei giudici tedeschi.

Pubblicato il 12 Giugno 2013 alle 15:37
"Bce" - "Vietato pisci***: l'edificio non è solido come sembra"

L'intervento della corte di Karlsruhe riguarda il riacquisto da parte della Bce delle obbligazioni dei paesi indebitati della zona euro. La Corte dovrà valutare se per assicurare la stabilità dell'euro la banca centrale ha il diritto o meno di ricomprare ad libitum le obbligazioni dei paesi in deficit dell'Ue, come afferma il presidente della Bce Mario Draghi (“whatever it takes”). A meno che il suo giudizio non riguardi tanto una politica monetaria quanto un vero e proprio finanziamento illecito degli stati membri, come lascia intendere il presidente della Bundesbank Jens Weidmann,? […]

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Opinione

Una farsa tutta tedesca

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Secondo la Tageszeitung il processo alla Bce dovrebbe svolgersi davanti alla Corte europea di giustizia del Lussemburgo, non a Karlsruhe:

Immaginate che un francese – chiamiamolo M. Dupont – sia in disaccordo sulla politica europea con un altro francese – M. Picon – e i due si rivolgano a un tribunale francese, […] e che le sorti dell’eurozona dipendano dal risultato del processo. Che cosa diremmo noi? […] Probabilmente che è un teatro dell’assurdo, una farsa francese. Eppure è precisamente questo che sta accadendo con la Corte costituzionale federale di Karlsruhe. In questo caso monsieur Dupont è il capo della Bundesbank [Martin] Weidmann, mentre Picon si chiama [Jörg] Asmussen e rappresenta la Bce.

Il quotidiano progressista tedesco continua nel suo ironico paragone sottolineando le conseguenze della decisione di Karlsruhe:

Se Dupont/Weidmann vincerà, […] il programma di acquisto di obbligazioni della Bce potrebbe fermarsi, e a quel punto la speculazione contro l’euro, che il capo della Bce Mario Draghi è riuscito a fermare dicendosi pronto ad acquistare i titoli dei paesi in difficoltà, riprenderebbe immediatamente. Le vittime sarebbero prima di tutto Italia e Spagna, ma anche Francia, Belgio e Paesi Bassi potrebbero ritrovarsi sotto pressione se la speculazione ricominciasse. Tuttavia in Germania il dibattito va avanti come se si trattasse di un affare tra noi e la nostra costituzione, il nostro parlamento e il nostro denaro.

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