L'Unione europea è il meglio che poteva succedere al continente dalla caduta dell'Impero romano. Ci voleva una catastrofe perché gli stati occidentali non si scagliassero più l'uno contro l'altro. Dal 1945 nessun uomo razionale poteva più cercare la soluzione nel nazionalismo. L'idea europea era semplice: attraverso un graduale legame dei popoli sarebbe venuto meno qualsiasi movente, qualsiasi possibilità logistica della violenza tra stati. Chi spara a sé stesso?
Ormai il sogno è diventato realtà. Dal punto di vista amministrativo e giuridico il continente è il più forte spazio economico della terra. Senza conflitti interni, senza povertà di massa, senza dittatura. Ma ora l'Europa è già alla fine. La moneta comune si sgretola, a forza di prestiti d'emergenza è ridotta in carta straccia da un manipolo di banchieri e politici. L'immigrazione ha reso l'Ue una roulette russa per masse di disperati che affrontano il Mediterraneo in barconi fatiscenti. Dalla pacificazione del Vicino Oriente, ogni paese porta avanti la sua guerra coloniale. O guarda discretamente dall'altra parte.
[…] **Questo articolo è stato ritirato su richiesta del titolare del copyright.** (traduzione di Nicola Vincenzoni)