La via della zucca

Pubblicato il 31 Ottobre 2011 alle 16:53

Halloween sembra oramai un modo perfetto per evadere dalla crisi anche in Europa. Nell’ultimo anno, in Irlanda, scrive l’Irish Times, le vendite di zucche sono aumentate circa del 30 per cento.

Molti europei snobbano la festa di Halloween considerandola una cattiva importazione dagli Stati Uniti e lontana dalle tradizioni più nostrane che non hanno nulla da invidiare a quelle d’oltre oceano.

Ebbene, non tutti sanno che il termine pumpkin (zucca in inglese) deriva dal greco pepon (grande melone), che è diventato pompon in francese e pumpion in inglese (citato da Shakespeare in “Merry wives of Windsor”), finché i coloni americani lo trasformarono nell’odierno pumpkin. Ma non è solo una questione etimologica a legare Halloween all’Europa. Le zucche intagliate, simbolo della festa, affondano le radici nella leggenda dell’irlandese “Stingy Jack” che invitò il diavolo in persona a bere un drink con lui.

Prestando fede al suo nome Stingy (avaro in inglese) Jack, non voleva pagare il suo drink e chiese al diavolo di trasformarsi in una moneta che Jack avrebbe poi usato per il pagamento. Per evitare che il diavolo riassumesse le sue normali sembianze mise la moneta accanto ad una croce di metallo e promise al diavolo che l’avrebbe liberato solo se lui avesse garantito di non perseguitare la sua anima per un anno. Allo scadere dell’anno però lo ingannò di nuovo.

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Questa volta Jack chiese al diavolo di salire su un albero per raccogliere della frutta. Mentre questi saliva sull’albero, Jack intagliò una croce sul tronco in modo che il diavolo non potesse scendere almeno finché non avesse promesso di lasciarlo in pace per altri dieci anni. In realtà Jack morì ben presto. Dio non lo volle in paradiso vista la sua pessima condotta, ma nemmeno Satana, memore dei trucchetti di cui era stato vittima, lo volle all’inferno e lo lasciò vagare nella notte alla ricerca di un rifugio, concedendogli solo un pezzo di carbone per illuminare la via.

Jack mise il carbone in una rapa intagliata per farne una lanterna e il suo fantasma continuò a vagare sulla terra come “Jack of the lantern”. Si narra che da quel momento in Irlanda e in Inghilterra le persone creavano delle lanterne intagliando patate, rape o grosse barbabietole e le sistemavano sugli usci per tenere lontano il fantasma di Jack e altri spiriti malvagi. Quando però molti inglesi e irlandesi immigrarono negli Stati Uniti scoprirono che le zucche, per la loro consistenza e le dimensioni, si prestavano molto meglio a diventare fiaccole anti-spettro.

La zucca, arrivata in Europa grazie a Cristoforo Colombo, è protagonista non solo di fantastiche leggende ma anche di moltissimi piatti tipici europei.

Ecco la ricetta dell’Huffington Post per preparare il burro di zucca, tipico della Bulgaria. Semplice da realizzare, ideale da spalmare su pane e frittelle, farà contenti grandi e piccini:

Ingredienti:

- 450 g di zucca

- mezza tazza di sidro di mele

- mezza tazza di sciroppo d’acero

- un cucchiaio di cannella in polvere

- un cucchiaio di pimento

- un pizzico di sale

Preparazione:

Sbucciare la zucca e privarla dei semi. Tagliarla a cubetti di mezzo centimetro circa. Mettetela in una pentola di medie dimensioni coprendola a malapena con dell’acqua, portate a bollore e fatela cuocere con coperchio per circa mezz’ora finché si ammorbidisca. Scolare e frullare la zucca. Rimettetela poi in pentola con gli altri ingredienti. Mescolate bene e portate ad ebollizione a fuoco medio-alto continuando a mescolare. Ridurre la fiamma e lasciar cuocere per circa 30/40 minuti. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Il burro di zucca può essere conservato in frigo e in contenitori ermetici una settimana al massimo.

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