Gli argomenti europei dei sostenitori della Tav hanno subito un altro colpo. Dopo la decisione del governo portoghese di sospendere i lavori alla linea ad alta velocità che doveva collegare Lisbona a Madrid, tenendosi per di più i fondi europei già stanziati – e ricevendo addirittura la benedizione del commissario europeo ai trasporti Sim Kallas – anche la Spagna sta ripensando gli ambiziosi progetti dell’era Zapatero. Il governo ha assicurato che la tratta Madrid-Badajoz sarà comunque realizzata, ma non ha fissato alcuna data. Considerata la situazione del debito delle regioni spagnole, è probabile che non se ne parlerà per parecchi anni.
Il leggendario corridoio Lisbona-Kiev – di cui farebbe parte anche la Torino-Lione – perde altri 600 km a ovest, mentre a est di Trieste i progetti sono ancora avvolti nelle tenebre più assolute. La crisi, del resto, sta togliendo la fretta un po’ a tutti. “Siamo felici di poter andare da Madrid a Valencia in un’ora e mezza. Ma probabilmente lo saremmo anche se ci volessero due ore e non avessimo speso tanto”, ha dichiarato il presidente del collegio degli ingegneri spagnoli.