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Estate di crisi

Pubblicato il 16 Agosto 2012 alle 13:43

Quest’anno i romani stanno a casa. Lo sanno anche negli Stati Uniti, dove il New York Times pubblica un articolo dal titolo “‘Resto a Roma’ è il nuovo tema della stagione estiva”, facendo allusione al video della parodia musicale prodotto dalla stazione romana Radio Globo. La morsa dell’austerity si fa sentire e molte persone hanno dovuto rinunciare alle ferie o comunque non si sono potute permettere una vacanza al mare e sono rimaste in città. Persino il Lido di Ostia, storico rifugio dalla calura estiva a mezz’ora dalla capitale, non è stato preso d’assalto dai cittadini in fuga, anche a causa dell’aumento del prezzo della benzina che spinge molte persone a evitare l’auto, approfittando dei parcheggi lasciati vuoti dai più fortunati che hanno potuto abbandonare la città. Come sottolinea il New York Times:

Anche ora al culmine dell’estate, le sdraio restano abbandonate sotto gli ombrelloni colorati. Le cabine negli stabilimenti balneari, che un tempo bisognava prenotare segnandosi in lunghe liste d’attesa, sono vuote. Decine di lidi che sono serviti da via di fuga stagionale per generazioni di romani, stanno sentendo la brezza gelata dei tempi duri.

E chi non rinuncia a un tuffo dopo l’orario di lavoro o nel fine settimana cerca comunque di tagliare ogni spesa extra e di fare economia su tutto, continuando a stringere sempre più la cinghia di anno in anno. Normalmente affittare una cabina a Ostia per tutta l’estate (da maggio a settembre compresi) costa tremila euro, ma quest’anno molte sono rimaste vuote, nonostante i prezzi ridotti. “Molte famiglie hanno scelto la condivisione’, spiega il Nyt.

Gli stabilimenti balneari fanno pagare l’ingresso, quindi molti romani si sono diretti verso le molte spiagge libere di Ostia, dove affittare un lettino costa 5 euro, stendere un asciugamano sulla sabbia è gratis e il pranzo al sacco o snack poco costosi hanno preso il posto dei rilassanti pasti nei ristoranti in riva al mare.

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D’altronde la Federconsumatori già a giugno aveva avvertito che solo il 34 per cento degli italiani avrebbe potuto permettersi una vacanza vera e propria e che il 31 per cento sarebbe stato costretto a rinunciarvi, accontentandosi di qualche giornata nelle località balneari più vicine. Secondo i dati dell’associazione per la tutela dei consumatori, un milione e 800mila romani sono rimasti in città e cinquecento tra artigiani e commercianti mandano avanti le loro attività tutto agosto. “Nella memoria recente non c’è mai stato un crollo così generalizzato e drastico”, ha detto in una nota il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. E negli Stati Uniti i lettini in disuso nel Lido di Ostia diventano il simbolo della crisi economica italiana.

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