La chiusura di Presseurop è prevista per il 20 dicembre. Il presidente del Parlamento europeo critica la decisione della Commissione di non rinnovare il finanziamento e sottolinea l’importanza del nostro sito nella campagna per le elezioni europee del 2014.
L’idea europea è una grande idea, eppure l’Europa attraversa un periodo di grandi sofferenze. Gli europei sono avidi di notizie, eppure i mezzi di comunicazione chiudono i battenti. I cittadini del vecchio continente non dispongono di sufficienti informazioni sull’Europa, eppure i siti che devono soddisfare questa necessità e alimentare il dibattito sulle questioni europee stanno scomparendo.
Presseurop sembra condannato a questo triste destino. Fondato nel 2009, questo sito innovativo è stato un pioniere dell’informazione europea e ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel panorama mediatico. Disponibile in dieci lingue e accessibile a più dell’85 per cento degli europei, Presseurop permette ai cittadini di tastare il polso della stampa continentale e mondiale. Concentrandosi sull’attualità europea e sulle questioni dell’Unione europea, Presseurop non è un portavoce servile delle istituzioni ma offre un’analisi critica e un’informazione accessibile e obiettiva.
Grazie a un sistema di traduzione istantanea il sito permette ai lettori di dialogare in dieci lingue, e in pochi anni è diventato uno spazio di discussione transnazionale. [[Immaginate che la maggioranza degli europei possa scambiarsi opinioni e suggerimenti su argomenti condivisi, ognuno nella propria lingua ma facendosi capire dagli altri. In piccolo, Presseurop è riuscito a realizzare un sogno europeo]].
Quando una testata sparisce non è mai un bene, ma la fine di Presseurop arriva in un momento particolarmente delicato. A sei mesi da un voto che i partiti ostili ai valori europei vorrebbero strumentalizzare, la scomparsa di un mezzo di comunicazione paneuropeo è una pessima notizia: per noi cittadini alla ricerca di informazioni sul progetto europeo, per i giovani che si informano soprattutto su internet privilegiando i social network (sui quali Presseurop è riconosciuto come un punto di riferimento) e per tutti i difensori della stampa. È una cattiva notizia anche per la nostra democrazia, in un momento in cui le istituzioni europee finanziano una grande campagna d’informazione e sensibilizzazione in vista delle elezioni europee ma sono incapaci di tendere la mano a un sito che si occupa di loro in modo indipendente.
Personalmente non sono favorevole al sostegno automatico e incondizionato ai media da parte delle istituzioni, ma nel contesto attuale – contraddistinto dall’assenza di un’opinione, di una coscienza e di una curiosità transeuropee – il ruolo di Presseurop è essenziale.
Come presidente del Parlamento europeo non ho il potere di cambiare la decisione della Commissione europea di non rinnovare il finanziamento di Presseurop. Ma è mio dovere disapprovare profondamente questa scelta. La Commissione europea dovrebbe proteggere la stampa indipendente, pluralista e multilingue. Non dovrebbe mai essere la causa dell’estinzione di una preziosa voce paneuropea.
Firma la petizione per salvare Presseurop