Nel presentare l'ultima (?) incarnazione della manovra che dovrebbe placare le ansie sul debito italiano, Silvio Berlusconi ha rivendicato i "sacrifici enormi" che questa è costata e invocato la gratitudine dell'Europa e soprattutto della Germania, la cui cancelliera Angela Merkel aveva avuto la mala grazia di accostarci alla Grecia. Ma almeno a giudicare da quanto ha scritto la Suddeutsche Zeitung, gli sforzi di Berlusconi non hanno esattamente conquistato i cuori e le menti dei tedeschi:
Non era mai capitato che un paese fondatore della Unione europea si comportasse in modo così svergognato nei confronti della comunità europea come sta facendo l’Italia. [...] La strategia di risanamento del governo, che ha cercato di nuovo di rinviare il problema alla prossima legislatura, appare troppo stravagante, troppo italiana. [...] Berlusconi e i suoi hanno fatto di tutto per peggiorare ulteriormente la situazione del loro paese e per danneggiare ancora di più l’immagine dell’Italia agli occhi dei mercati finanziari mondiali. Ormai è chiaro: il salvagente della Bce ha liberato Berlusconi da quelle pressioni che gli sarebbero servite per riformare lo stato. Grazie agli aiuti giunti dall’Europa, Roma ha potuto tornare tranquillamente alla solita politica clientelare.
Dopo questo scrosciante applauso, la Suddeutsche si chiede se valga ancora la pena intervenire in favore dell’Italia.
Forse non ne vale la pena. [...] In questo momento l’Italia di Berlusconi non ha bisogno di parole d’incoraggiamento, ma di pressioni intense. Quanto al primo ministro che se ne andrebbe volentieri dal “paese di merda”, meglio che lo faccia al più presto. Per l’Italia sarebbe una fortuna se l’uomo che ha plasmato quasi vent’anni di politica nazionale facesse finalmente i bagagli. La Bce potrà salvare l’Italia soltanto se il paese si aiuterà da solo. Ma a Berlusconi il suo paese non interessa. Lui è interessato solo a se stesso.
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