La vittoria del repubblicano Donald Trump nelle presidenziali americane, l'8 novembre, dopo una campagna all'insegna della provocazione e dello scontro, ha suscitato un'ondata di preoccupazione in Europa. Tranne tra i leader populisti, come l'ungherese Viktor Orbán, l'olandese Geert Wilders, la tedesca Frauke Petry e la francese Marine Le Pen, per i quali l'elezione del magnate politicamente scorretto è segno di una tendenza di fondo in occidente, e della quale puntano a trarre vantaggio nelle prossime elezioni nei rispettivi paesi.
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