"La lingua dell'Europa è la traduzione", ha osservato un giorno Umberto Eco. Questa diversità linguistica e culturale ha generato una grande civiltà creativa, ma anche innumerevoli conflitti. Oggi che 500 milioni di europei vivono in un'Unione sempre più stretta, nonostante le loro incertezze, la lingua non è più un fattore di divisione. Ma è difficile conoscersi bene quando ci si deve districare tra 23 lingue ufficiali – senza dimenticare le lingue regionali che si battono per ottenere il riconoscimento di Bruxelles.
Per informarsi o divertirsi, questi 500 milioni di europei possono guardare la televisione via satellite, ascoltare la radio su internet, leggere i giornali stampati o le edizioni online. La distanza non è più un ostacolo. In tutto il continente, però, la maggior parte di loro si rivolgerà ai media nella propria lingua o in una o due lingue straniere. "Per trovare informazioni sull'Europa, gli europei non hanno alcun media transnazionale a cui rivolgersi", si rammaricava di recente Marc Leijendekker, il caporedattore della rubrica europea del quotidiano olandese Nrc Handelsblad. "Non esiste nessun giornale europeo che sia letto dagli italiani e dai cechi, nessun sito internet sul quale spagnoli o svedesi possano informarsi, nessun programma televisivo trasmesso in tutte le case europee alle 8 di sera".
Il sogno di questo giornalista, e speriamo anche di molti cittadini dell'Europa, è la nostra ambizione. Nato su iniziativa della Commissione europea e affidato a quattro riviste con una grande esperienza della stampa internazionale (Courrier international in Francia, Internazionale in Italia, Forum in Polonia e Courrier internacionalin Portogallo), Presseurop è realizzato in completa indipendenza da giornalisti provenienti da tutta l'Unione. Ogni giorno la redazione sceglierà, tradurrà in dieci lingue e metterà a confronto quello che la stampa europea e mondiale scrive di più nuovo e originale sull'Europa. Non sull'Europa delle istituzioni, ma sull'Europa così come la vivono le donne e gli uomini. Benvenuti su Presseurop.