Anche se il progetto di privatizzazione di 31 ospedali pubblici è stato sospeso fino alle elezioni dell'anno prossimo, "i medici non ritirano le dimissioni", titola Pravda. Circa 2.400 camici bianchi del settore pubblico minacciano infatti di licenziarsi per protestare contro il progetto del ministero della sanità, che l'ordine dei medici slovacchi considera una "privatizzazione tranquilla" potenzialmente nociva per le condizioni di lavoro. I medici chiedono più sovvenzioni pubbliche per la sanità e un aumento dei salari fino a 2.000-4.000 euro al mese. "Le promesse non bastano più, i medici vogliono garanzie", precisa Pravda. L'11 novembre il progetto di riforma sarà oggetto di un dibattito straordinario in parlamento, su iniziativa del partito di opposizione Smer. Secondo Slovak Spectator il partito guidato da Robert Fico punta alla cancellazione definitiva della riforma.
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