Karl Marx, autore della frase “la religione è l’oppio dei popoli”, si starà probabilmente rivoltando nella sua tomba nel cimitero di Highgate a Londra alla notizia che il Vaticano ha avallato le sue teorie. Secondo il Times L’Osservatore Romano, il giornale ufficiale della sede apostolica, ha dichiarato che “le prime critiche di Marx al capitalismo misero in luce l’alienazione sociale vissuta da buona parte dell’umanità che rimaneva esclusa – come del resto anche oggi – dal processo decisionale economico e politico”. L'autore del Manifesto del Partito Comunista, morto nel 1883, si aggiunge così al sempre più lungo elenco di figure storiche rivalutate dopo essere state messe al bando dalla chiesa cattolica, come Galileo, Charles Darwin e recentemente anche Oscar Wilde. Il giornale, soggetto all’approvazione papale, prosegue affermando che l’opera di Marx resta ancor oggi di grande importanza nel momento in cui il genere umano cerca “una nuova armonia” tra le sue necessità e l’ambiente naturale. Il quotidiano osserva tuttavia che “niente più del marxismo ha danneggiato gli interessi del filosofo Marx”.
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