"Un milione di persone che non torneranno", titola Tygodnik Powszechny citando i dati dell'Ufficio centrale di statistica, secondo cui circa 1,1 milioni di polacchi hanno deciso di vivere all'estero. Lo studio evidenzia che metà degli emigranti vive fuori dalla Polonia da più di un anno e non ha intenzione di rientrare in patria.
"A questo punto possiamo considerare falso il mito della temporaneità dell'emigrazione polacca dopo l'ingresso nell'Ue. L'ultimo censimento ha confermato che siamo alle prese con il più massiccio spopolamento nella storia del dopoguerra", sottolinea Krystyna Iglicka del Centro per le relazioni internazionali di Varsavia.
Secondo il settimanale cattolico le campagne del governo per incoraggiare gli emigranti a tornare in patria hanno fallito. "Siamo davanti a una fuga massiccia di cittadini e di forza lavoro, e anche per questo nel giro di vent'anni saremo la società più anziana dell'Unione europea", si rammarica Iglicka.