"L'Ue vuole rafforzare la lotta in difesa dei valori", scrive Jyllands-Posten. Riuniti a Copenaghen il 9 marzo, i ministri degli esteri dell'Ue discuteranno la proposta danese e tedesca per la nomina di un rappresentante speciale per i diritti umani.
Secondo il quotidiano di Aarhus
da anni l'Ue ha perso la sua influenza alle Nazioni unite e in particolare al Consiglio dei diritti umani, dove un tempo l'occidente la faceva da padrone. In precedenza l'Ue era sostenuta dal 72 per cento dei paesi dell'Onu, ma ormai è scesa attorno al 50 per cento. L'esperienza insegna che il lavoro di lobbying per creare alleanze, in particolare nei paesi africani, può cambiare l'immagine [dell'Ue], e un programma di questo tipo può essere avviato grazie a un rappresentante speciale per i diritti umani.
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Anche se la proposta verrà approvata dai ministri, la creazione della nuova carica non sarà ufficiale prima di giugno, quando l'Ue presenterà la nuova politica in materia di diritti umani