Quando è troppo è troppo. Dopo il ferimento a colpi di fucile ad aria compressa di due degli immigrati irregolari che lavorano i campi attorno a Rosarno, sfruttati dalla n'drangheta e costretti a vivere in condizioni pietose, centinaia di clandestini africani sono scesi in stradae hanno sfogato la propria rabbia su qualunque cosa. Il giorno dopo migliaia di immigrati provenienti anche dai paesi vicini hanno partecipato a una marcia di protesta davanti al municipio, la cui amministrazione è stata sciolta mesi fa per legami con la n'drangheta. Mentre la polizia e gli operatori sociali puntano il dito contro il brutale sfruttamento dei clandestini da parte della malavita, il ministro dell'interno Roberto Maroni ha ripetuto le sue tesi preferite: ci sono "troppi immigrati", e la loro presenza "alimenta la criminalità". Nel suo editoriale sul Corriere della Sera, Angelo Panebianco preferisce invece dare la colpa alla contrapposizione tra idee "estreme" sull'immigrazione: "esiste un folto assortimento di politici superficiali, di xenofobi, di educatori scolastici, di intellettuali liberal, di preti (troppo) accoglienti, di magistrati democratici, e di altri, intento a fabbricare guai."
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