“Il consumo di tabacco, alcol e cannabis da parte degli studenti francesi di 16 anni è nettamente aumentato tra il 2007 e il 2011”, evidenzia uno studio realizzato dal Consiglio svedese per l’informazione sull’alcool e le altre droghe pubblicato da Le Monde. La posizione delle Francia peggiora rispetto agli altri 36 paesi europei presi in esame, alcuni dei quali registrano forti miglioramenti.
Secondo il quotidiano francese “le cifre europee rilanciano il dibattito sulla politica francese di lotta alla tossicodipendenza, segnata sotto il precedente governo da una tendenza repressiva”. Una politica che secondo il presidente della Federazione dipendenze Jean-Pierre Couteron, citato da Le Monde,
ha ignorato il vero problema: l’ambiente favorevole alle dipendenze nel quale crescono gli adolescenti, in una società che favorisce le sensazioni forti e l’iperconsumo.
Secondo l’Osservatorio francese sulle droghe e le tossicomanie (Ofdt) “il problema è che l’obiettivo è stato quello di evitare a tutti i costi il primo uso, quando provare la cannabis è un segno d’identificazione tra i giovani”.
Le Monde cita infine un ultimo errore di questa politica:
focalizzarsi sulla cannabis, quando il tabacco è una porta d’ingresso verso la sostanza e i giovani sono policonusmatori.