Nonostante non faccia parte dell’Unione, la Svizzera subisce i contraccolpi della crisi che ha colpito l’eurozona. Dunque non c'è niente di strano se si sta preparando a un eventuale peggioramento della situazione.
EUobserver spiega così i preparativi dell’esercito svizzero a un'ondata di attentati e atti di violenza innescati dalla crisi finanziaria e all’arrivo in massa di rifugiati provenienti dall’eurozona. Secondo il sito di Bruxelles
a settembre circa duemila agenti hanno partecipato a un esercitazione chiamata “Stabilo Due” in otto città del paese, basandosi su un documento che attestava la minaccia di disordini e la possibilità di un’invasione di rifugiati da Grecia, Spagna, Portogallo, Francia e Italia”.
L’esercito sarebbe pronto a intervenire in aiuto delle forze di polizia con “1.600 uomini dislocati in luoghi strategici come gli aeroporti, le fabbriche e le sedi delle organizzazioni internazionali a Ginevra”, precisa EUobserver.