Giù le mani dallo snus

Pubblicato il 20 Dicembre 2012 alle 13:20

In Svezia la proposta di revisione della direttiva europea sul tabacco presentata il 19 dicembre a Bruxelles ha provocato dure reazioni. Il testo mantiene infatti il divieto sul tabacco per uso orale come lo snus, molto apprezzato dagli svedesi, prevede che sui pacchetti di sigarette siano visibili “avvisi per la salute” e proibisce l’aggiunta di aromi. La Svezia beneficia di una deroga sulla produzione e la vendita dello snus, ma non può esportare il prodotto di punta della sua industria del tabacco.

Aftonbladet accusa il governo svedese di mettere a repentaglio l’esenzione sullo snus, perché “troppo impegnato a cercare di ottenere il permesso di esportarlo” anche a causa delle pressioni della lobby del tabacco.

Allo stato attuale Fredrik Reinfeldt potrebbe passare alla storia come il primo ministro che avrà privato gli svedesi dello snus. […] Se i politici svedesi vogliono avere più successo in futuro, devono cambiare strategia. La priorità dev’essere la difesa dell’esenzione svedese, e le speranze dell’industria del tabacco di aprire nuovi mercati devono passare in secondo piano.

Su Expressen il filosofo Lars Gustafsson attacca il “linguaggio autoritario della Commissione europea”, che vuole stabilire “quale dev’essere il profumo dello snus e dove è possibile esportarlo”. Secondo Gustafsson si tratta di “una questione cruciale di democrazia”. “Ma non è questo il punto”, aggiunge il filosofo,

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E nemmeno la questione filosofica di sapere se un’organizzazione che non riesce a portare avanti una politica coerente per fermare il riscaldamento climatico deve intervenire sulla possibilità e i modi in cui i consumatori degli stati membri possono gustare lo snus. Ciò che conta è far capire al [presidente della Commissione europea] Barroso che non è altro che un lacchè, e che non può ignorare il nostro ministro del commercio, che tra l’altro diversamente da lui ha una legittimità democratica. Da dove arriva la legittimità di Barroso?.

"Pierre Schellekens è il capo dell’ufficio della Commissione europea a Stoccolma, ed è un consumatore di snus”, scrive il quotidiano nel suo editoriale :

Schellekens potrà dunque inviare presto un rapporto a Bruxelles e far capire che lo scetticismo svedese nei confronti dell’Ue sta per aumentare, come anche l’immagine negativa dei burocrati Ue che vogliono regolamentare tutto nel dettaglio e proibire l’aroma del nostro snus.

La cooperazione europea è un progetto fantastico, ma è proprio questo genere di proposte che compromette la partecipazione popolare all’Unione. Questa incapacità di distinguere tra i grandi e i piccoli problemi.

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