La corte d’appello di Milano ha confermato la condanna a 4 anni di carcere e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici contro Silvio Berlusconi, accusato di aver manipolato il pagamento di diritti televisivi per evadere il fisco.
Il verdetto, che secondo il Popolo delle libertà (Pdl) è soltanto un altro capitolo della persecuzione contro l’ex primo ministro, non dovrebbe avere alcuna conseguenza concreta, perché il reato cade in prescrizione nel 2014 e c’è ancora un grado di giudizio da affrontare.
In ogni caso il Pdl ha invitato i suoi sostenitori a manifestare contro i "giudici di sinistra" sabato a Brescia. La questione, insieme al processo per sfruttamento della prostituzione minorile che Berlusconi dovrà affrontare nelle prossime settimane, potrebbe compromettere il fragile equilibrio della giovane coalizione di governo tra il Pdl e il Partito democratico.
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