Aumentano i no al libero scambio dei prodotti culturali

Pubblicato il 15 Maggio 2013 alle 13:39

“Eccezione culturale: la Francia riunisce 13 paesi dell’Unione”, scrive La Tribune. Secondo il quotidiano il ministro della cultura francese Aurélie Filippetti è riuscito a convincere 13 colleghi a firmare una lettera indirizzata alla Commissione europea e alla presidenza irlandese dell’Ue per chiedere di escludere il cinema e il settore audiovisivo dal progetto di accordo di libero scambio con gli Stati Uniti.
La lettera è stata firmata dai rappresentanti di Germania, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Spagna, Ungheria, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Slovenia. Secondo il quotidiano economico

il ministro ha sottolineato che “attraverso la lettera 14 stati europei – che rappresentano comunque una vasta maggioranza della popolazione europea” nonostante l’assenza del Regno Unito e dei Paesi Bassi – chiedono il mantenimento dell’“eccezione culturale” che consiste nell’escludere i servizi audiovisivi da ogni liberalizzazione commerciale davanti “allo strapotere dell’industria audiovisiva americana”.
Il quotidiano precisa che il progetto di un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti sarà all’ordine del giorno in occasione del vertice dei ministri della cultura europei in programma il 17 maggio.

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