"I negoziati tra gli stati membri e gli eurodeputati sul bilancio dell'Unione europea per il 2011 sono naufragati lunedì 15 novembre, minacciando di trascinare le finanze comunitarie nelle crisi", riferisce Le Monde. Trascorso il termine per trovare un accordo, "la Commissione europea dovrà ora preparare una una bozza, e nel frattempo i primi mesi dell'anno prossimo saranno finanziati sulla base del budget 2010", rivela EUobserver.
I negoziati si sono interrotti perché gli stati membri hanno rifiutato di concedere poteri supplementari agli eurodeputati nelle future discussioni sul bilancio pluriennale, precisa il sito. I ministri di Regno Unito e Paesi Bassi non hanno voluto "discutere punti controversi come l'aumento delle 'risorse proprie' dell'Unione europea da ottenere attraverso tasse supplementari o la 'flessibilità' del budget in caso di spese impreviste".
"Gli stati membri hanno limitato l'aumento di budget al 2,92 per cento (su un totale di circa 123 miliardi di euro)", ricorda Le Soir, "e il Parlamento ha finito per accettare questo tetto, nonostante inizialmente avesse sperato di ottenere il doppio. Gli eurodeputati non sono insensibili alle difficoltà in cui versano oggi tutti gli stati membri". Tuttavia, precisa il quotidiano di Bruxelles, "la battaglia sul budget è squisitamente politica. Il Parlamento europeo vuole mettere dei paletti per avere voce in capitolo sul finanziamento futuro dell'Unione".