Il fallimento del "profiling etnico"

Pubblicato il 30 Giugno 2009 alle 13:26

Le politiche di sicurezza basate sull'etnia dei cittadini rovinano la reputazione dell'Ue, sostiene James A. Goldston sul Guardian. In seguito all'11 settembre e agli attentati di Madrid e Londra, le autorità nazionali hanno iniziato a tenere sotto stretta sorveglianza le moschee e controllare con maggiore accuratezza le persone apparentemente musulmane. L'inefficacia di questo sistema di sorveglianza è stato dimostrato dai dati rilasciati recentemente dal governo britannico: per oltre 117mila arresti effettuati dalla polizia tra il 2007 e il 2008, solo 72 sono stati confermati per reati connessi al terrorismo. Altri studi, condotti in Gran Bretagna, nei Paesi Bassi, in Svezia e negli Stati Uniti, hanno concluso che il cosiddetto "profiling etnico" provoca solo "sprechi di tempo e risorse". Una relazione di Open Society Justice Initiative mostra che colpendo indiscriminatamente le minoranze etniche, le forze dell'ordine si alienano il favore "di quelle persone dalle quali invece dovrebbero dipendere, per cooperare nelle attività di intelligence".

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