"Un buon colpo per l'immagine del paese", commenta Capital dopo l'operazione della Direzione nazionale anticorruzione alla dogana di Vama Siret, alla frontiera con la Moldavia, in cui settantasette agenti sospettati di tangenti e traffico di sigarette sono stati arrestati. Anche la responsabile della dogana di Halmeu, al confine con l'Ungheria, è sotto inchiesta per corruzione. "Le autorità romene hanno deciso che è il momento di colpire duro per ottenere l'approvazione dell'Ue", scrive il quotidiano, secondo cui si tratta della "più grande operazione di questo genere in Romania". Il giornale ricorda che l'ingresso del paese nello spazio Schengen è stato rinviato a causa dei risultati insufficienti nella lotta alla corruzione, e rimprovera alle autorità la "mancanza di volontà". La Bulgaria, rimasta esclusa da Schengen per le stesse ragioni, sembra aver intrapreso anch'essa degli sforzi per soddisfare le richieste di Bruxelles: a fine gennaio, 14 agenti di frontiera sono stati interrogati, rivela 24 Chassa. Sono accusati di aver richiesto tangenti ai viaggiatori, soprattutto a quelli extracomunitari.
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