Due informatori, un pre-formatore, due mediatori, un interprete, un conciliatore. Dopo 261 giorni dalle elezioni legislative e il fallimento di tutti i tentativi di formare un nuovo governo, il re Alberto II ha nominato un nuovo negoziatore. Questa volta si tratta di Wouter Beke, che ha ottenuto un mandato “a durata indeterminata”: il trentasettenne presidente dei cristiano-democratici fiamminghi dovrà trovare un accordo istituzionale tra i nove partiti principali, spiega La Libre Belgique. Secondo il quotidiano di Bruxelles, i francofoni si aspettano “una sapiente sintesi delle posizioni fiamminghe” per facilitare la ripresa dei negoziati. Si tratta di una “sfida rischiosa”, scrive La Libre nel suo editoriale, ma il giovane Wouter ha tutto da guadagnare in questo azzardo “nella zona di competenza dei grandi”, purché dimostri “determinazione, serietà e creatività”.
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