Silvio Berlusconi ha presentato la riforma della giustizia "tra le proteste", scrive La Stampa. Il disegno di legge, che prevede la separazione delle carriere di giudici e pubblici ministeri, l'impossibilità di questi ultimi di ricorrere in appello, la possibilità dei giudicati di citare per danni i giudici e l'attribuzione di potere di controllo a un organo esterno alla magistratura, è stato contestato dalla maggior parte dei giudici, che la ritengono un tentativo di minare l'indipendenza della giustizia. La Stampa parla di "rivincita della politica sui giudici" e definisce "simbolica" la "decisione di avviare un così grande cambiamento nella giustizia del nostro paese, proprio quando Berlusconi è in procinto di affrontare una raffica di udienze in processi di grande impatto mediatico". Il 6 aprile è infatti previsto l'inizio del processo sul caso Ruby, in cui il Cavaliere è accusato di prostituzione minorile e abuso di potere.
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