"Il governo rinuncia al nucleare", titola il Corriere della Sera. Con una mossa a sorpresa, l'esecutivo ha abbandonato i piani di rilancio dell'energia atomica, citando il bisogno di "raccogliere ulteriore evidenza scientifica". L'opposizione e i commentatori, come Sergio Rizzo sul Corriere, ritengono però che la ragione sia un'altra: evitare il referendum del 12 e 13 giugno. Recenti sondaggi indicavano infatti una probabile vittoria del fronte anti-nucleare, anche grazie all'onda emotiva dell'incidente di Fukushima, e un'imbarazzante sconfitta per il governo alla vigilia di delicate elezioni locali. Secondo La Stampa c'è anche un "secondo fine": scongiurare che l'elevata partecipazione al referendum sul nucleare portasse al successo degli altri due quesiti referendari, sulla privatizzazione dell'acqua e sull'abrogazione del "legittimo impedimento" che garantisce a Silvio Berlusconi una parziale immunità.
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