"Dimenticatevi Kyoto", titola la Tageszeitung, "Kyoto è morto". Il quotidiano alternativo di Berlino, molto interessato al tema del riscaldamento climatico, dedica la prima pagina al fallimento annunciato della conferenza delle Nazioni unite sul clima, che si concluderà il 17 giugno a Bonn. Yvo de Boer, ex segretario della Convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), in un'intervista al quotidiano ha dichiarato che "una convenzione climatica che non lega Stati Uniti, Russia, Giappone e Canada non ha alcun senso". Attualmente gli altri paesi rappresentano infatti appena il 20 percento delle emissioni globali di CO2. Secondo de Boer un'alternativa a Kyoto potrebbe essere "una sorta di Organizzazione mondiale del commercio del clima", dove i precursori che decideranno di ridurre le proprie emissioni otterranno in cambio vantaggi economici. Una soluzione condivisa dalla Taz, secondo cui "non c'è più tempo da perdere".
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