"Lo stato si arma contro i cittadini", titola Dziennik Gazeta Prawna, commentando il piano del governo polacco di dotare anche gli agenti di polizia ferroviaria, forestale e marittima di taser, le armi di difesa elettriche. In Polonia le armi da fuoco fanno già parte dell'equipaggiamento di 400mila tra poliziotti, guardie del corpo e agenti di frontiera, ma evidentemente per Varsavia non è abbastanza. "Siamo al sicuro oppure questo esercito interno rappresenta una minaccia?", si domanda il quotidiano di Varsavia. Dziennik Gazeta Prawna sottolinea che in nessun altro paese dell'Unione europea sono in vigore leggi altrettanto permissive riguardo l'uso dei taser. Attualmente, le armi di difesa elettriche vengono impiegate da circa 400mila forze di sicurezza polacche, tra poliziotti, agenti di frontiera, guardie del corpo e agenti di polizia penitenziaria. Quando la legge sulle armi sarà modificata, in base alla proposta del governo, ce ne saranno 8mila in più. Gli esperti legali sottolineano come la modifica alla legge vigente costituirebbe una violazione dei diritti civili del popolo polacco. "Non possiamo confermare la presenza di squali bianchi nei nostri fiumi", commenta ironicamente Dziennik Gazeta Prawna, alludendo al progetto di dotare di taser anche la polizia marittima e fluviale. Secondo il quotidiano di Varsavia, l'impiego di armi di difesa elettriche "può essere letale per le persone che soffrono di malattie cardiache, che in Polonia sono circa due milioni".
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