Le relazioni tra la Slovacchia e la vicina Ungheria sono ai minimi storici dai tempi della scissione della Cecoslovacchia, avvenuta nel 1993. "Gli slovacchi dovranno dare spiegazioni a Bruxelles in merito allo stop dato agli ungheresi" scrive Hospodárské Noviny, dopo che il presidente ungherese Laszlo Solyom si è visto rifiutare l’accesso al territorio slovacco dal primo ministro di Bratislava Robert Fico. Solyom il 21 agosto avrebbe dovuto recarsi a Komarno - città slovacca separata dalla gemella ungherese Komarom dal Danubio - dove vive una cospicua minoranza magiara, per inaugurare la statua dedicata a St. Etienne, il patrono dell’Ungheria.
"Quanto sta accadendo è irritante, antieuropeo e inammissibile" ha dichiarato al quotidiano slovacco l’austriaco Hannes Swoboda, vicepresidente dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (Apsd), che in questo periodo sta valutando l’idea di annettere il Partito socialdemocratico di Fico.