Un tour per i nostalgici di Ceauşescu

Pubblicato il 18 Agosto 2011 alle 10:30

Dopo Cina e Corea del nord, presto anche la Romania comincerà a sfruttare il turismo legato alla memoria del comunismo. Più di vent'anni dopo la caduta di Nicolae Ceauşescu, il ministro del turismo ha infatti annunciato la creazione di un "itinerario della propaganda" che seguirà i luoghi simbolo della vita del "Conducator". Secondo il ministro l'iniziativa è giustificata, tra le altre cose, dal fatto che il "50 per cento dei romeni rimpiange il dittatore ed è convinto che all'epoca del comunismo si viveva meglio", mentre il "40 per cento pensa che il comunismo fosse una buona cosa".

"I dittatori continuano a sedurre anche da morti, ma i governi democratici evitano di entrare nella spirale della fascinazione postuma", scrive l'editorialista Sabina Fati, ricordando che quando in altri paesi come Germania o Serbia è stata rivalutata la figura dei dittatori, "a farlo è stata la sinistra radicale (la celebrazione del muro di Berlino) o le imprese private (il 'Treno blu' di Tito')". "Nessun ministro del governo di Madrid si sognerebbe mai di creare un itinerario turistico sulle tracce di Franco", conclude Fati.

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