Il premier polacco Donald Tusk

Presidenza polacca Ue - senza luci né ombre

Il semestre di turno della Polonia volge al termine. La stampa nazionale valuta i successi e i fallimenti di Varsavia alla guida dell'Unione.  

Pubblicato il 15 Dicembre 2011 alle 14:29
Il premier polacco Donald Tusk

“La Polonia ce l’ha fatta”, è il titolo dell’editoriale di Gazeta Wyborcza. Secondo Jacek Pawlicki tra i risultati più importanti ottenuti dalla presidenza polacca ci sono “l’accordo sui brevetti unici nell’Ue e la firma del trattato di adesione della Croazia”, mentre il fallimento maggiore è l’insuccesso della politica orientale dell’Ue – dimostrato dall’inerzia nei confronti del regime di Lukashenko in Bielorussia e del processo a Yulia Tymoshenko in Ucraina. Ma la Polonia ha fatto un buon lavoro

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nei panni di uno degli ultimi guardiani dell’Unione della Comunità europea. La crisi ha messo in luce una spaccatura in Europa, e una deriva continentale verso un’unione intergovernativa che lascia presagire un ritorno della preminenza degli interessi nazionali su quelli europei. […] I sei mesi della presidenza polacca del Consiglio europeo probabilmente sono stati il periodo più difficile nella storia del progetto europeo a causa della crisi della zona euro. Non si sono fatte faville, ma non ci sono stati nemmeno scivoloni. – Gazeta Wyborcza

Sul quotidiano conservatore Rzeczpospolita Igor Janke sostiene che quella polacca è stata una “presidenza di facciata”, dato che il centro decisionale non era nel paese che ne aveva la presidenza, né nel Consiglio dell’Unione europea, e neppure nella Commissione europea o nel Parlamento europeo, bensì in due capitali: Berlino e Parigi.

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Ormai sappiamo che per sei mesi la Polonia è stata soltanto un grande centro conferenze dove si sono svolti incontri, summit e vertici. Abbiamo svolto un bel po’ di lavoro d’ufficio, ma questo non significa governare davvero. – Rzeczpospolita

L'editoriale di Dziennik Gazeta Prawna ritiene che il governo polacco

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abbia inutilmente attizzato l'interesse sulla presidenza. Non ha senso alimentare grandi aspettative su una funzione che, per sua stessa definizione, è priva di qualsiasi fascino. […] Un solo esempio per coloro che ingenuamente credono che la Polonia in questi sei mesi sia stata l’ombelico dell’Ue: venerdì scorso, i più importanti network televisivi globali stavano trasmettendo la conferenza stampa congiunta di Tusk, Barroso e Van Rompuy […] quando Angela Merkel ha cominciato il suo incontro personale con i giornalisti. Anche Euronews, la più filo-europea delle emittenti, è subito passata dalla conferenza dei tre a quella della cancelliera. – Dziennik Gazeta Prawna

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